sabato 7 marzo 2009 – Appello per la manifestazione contro la violenza sulle donne e le leggi razziste

 
 
Scendiamo in piazza:

contro la
violenza maschile sulle donne e sulle lesbiche, una violenza che è
quotidiana e non una novità degli ultimi mesi;

contro la
strumentalizzazione da parte delle istituzioni della violenza contro
le donne  per giustificare decretazioni d’urgenza (decreto anti-stupro)
e leggi razziste (pacchetto sicurezza);

contro il
patto tra razzismo e sessismo: il vergognoso discorso costruito a livello
mediatico sull’emergenza stupri alimenta un immaginario xenofobo verso
gli immigrati (maschi) e sessista nei confronti di tutte le donne considerate
soggetti deboli da proteggere e scortare;

contro la
militarizzazione, le ronde e i raid fascisti, strategie che rientrano
in una logica di controllo del territorio marcatamente razzista e non
hanno nulla a che fare con la prevenzione delle violenze maschili;

contro le
ingerenze del vaticano e la violenza di stato, che recentemente hanno
portato a dichiarare fecondabile una ragazza in coma da 17 anni mentre
viene negata per legge la fecondazione assistita alle lesbiche, alle
singole e alle conviventi;

per denunciare
che la violenza contro le donne non ha passaporto, avviene soprattutto
fra le mura domestiche e per mano di mariti, parenti, fidanzati, ex
o conoscenti;

per l’autodifesa
e l’autodeterminazione sui nostri corpi, sulla nostra sessualità
e sulle nostre esistenze;

per l’affermazione
del protagonismo delle donne e delle lesbiche, che devono poter parlare
in prima persona di sé e delle proprie vite rendendosi soggetti attivi
in ogni ambito;

per aprire
una riflessione sulla reale dimensione della violenza contro le donne
che si esprime a più livelli: dalle relazioni interpersonali alla sessualità,
dalla sfera economica e lavorativa alla precarietà di vita;


per ribadire che la violenza maschile è un fatto culturale trasversale
e rappresenta uno strumento di controllo finalizzato ad impedire alle
donne e alle lesbiche di liberarsi dai ruoli imposti dal sistema patriarcale
di madri, mogli e oggetti del desiderio.

 

ADESSO BASTA! NOI
NON ABBIAMO PAURA!

Sommosse in Torino   

 

 

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