corpinegati presenta: Sabato 21 marzo ore 21.30 “VERONA CAPUT FASCI”

 

*** Spettacolo teatrale ****

*** Verona Caput Fasci ***

Sabato 21 marzo 2009, ore 21.30

Cafè Liber – corso Vercelli 2, Torino

 
Ingresso gratuito.

All’interno del ciclo di incontri "Corpi negati: percorsi e storie di quotidianità", lo Spazio Unilotta in collaborazione con il
coordinamento Facciamo Breccia Torino e  il Circolo di cultura
Gay Lesbica Bisessuale
Transgender Maurice presenta sabato 21 marzo 2009 alle ore 22,00 presso
il Cafè Liber in corso Vercelli 2 a Torino lo spettacolo teatrale “Verona Caput Fasci” scritto da Elena Vanni ed Elio Germano, interpretato da Elena Vanni e Raimondo Brandi.


Il 14 luglio 1995 il Consiglio Comunale di Verona, approvava la mozione
335, valida ancora oggi, che rigettava la Risoluzione di Strasburgo che
raccomanda agli Stati membri dell’Unione Europea la tutela e la promozione dei diritti delle persone Gay, Lesbiche, Bisessuali e Trans.
Lo spettacolo ripercorre i lungi mesi di dibattito in consiglio
comunale nel corso dei quali, dai banchi del governo cittadino di destra, emerse
in tutta la sua violenza l’ideologia sessista e omofoba che portò alla votazione della mozione 335 e alla dichiarazione dell’omosessualità
come “contro natura”.

Sarà presente, portando la propria testimonianza, Gianni Zardini, attivista del Circolo Pink Gay Lesbiche Transessuali Bisessuali Eterosessuali  Diritti Umani e Cittadinanza Verona, protagonista delle vicende veronesi.

"I gay se vogliono dei diritti devono cedere i loro attributi alla chirurgia per la tranquillità di tutti… bisogna farli capponi…”
(Bertozzo – consigliere comunale della Lega Nord durante la discussione
della mozione 335 a Verona).


corpinegati@inventati.org
http://corpinegati.noblogs.org

 
 
 
 
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Volantino manifestazione 7 marzo

ascolta lo spot 

http://noblogs.org/flash/mp3player/mp3player.swf

 

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sabato 7 marzo 2009 – Appello per la manifestazione contro la violenza sulle donne e le leggi razziste

 
 
Scendiamo in piazza:

contro la
violenza maschile sulle donne e sulle lesbiche, una violenza che è
quotidiana e non una novità degli ultimi mesi;

contro la
strumentalizzazione da parte delle istituzioni della violenza contro
le donne  per giustificare decretazioni d’urgenza (decreto anti-stupro)
e leggi razziste (pacchetto sicurezza);

contro il
patto tra razzismo e sessismo: il vergognoso discorso costruito a livello
mediatico sull’emergenza stupri alimenta un immaginario xenofobo verso
gli immigrati (maschi) e sessista nei confronti di tutte le donne considerate
soggetti deboli da proteggere e scortare;

contro la
militarizzazione, le ronde e i raid fascisti, strategie che rientrano
in una logica di controllo del territorio marcatamente razzista e non
hanno nulla a che fare con la prevenzione delle violenze maschili;

contro le
ingerenze del vaticano e la violenza di stato, che recentemente hanno
portato a dichiarare fecondabile una ragazza in coma da 17 anni mentre
viene negata per legge la fecondazione assistita alle lesbiche, alle
singole e alle conviventi;

per denunciare
che la violenza contro le donne non ha passaporto, avviene soprattutto
fra le mura domestiche e per mano di mariti, parenti, fidanzati, ex
o conoscenti;

per l’autodifesa
e l’autodeterminazione sui nostri corpi, sulla nostra sessualità
e sulle nostre esistenze;

per l’affermazione
del protagonismo delle donne e delle lesbiche, che devono poter parlare
in prima persona di sé e delle proprie vite rendendosi soggetti attivi
in ogni ambito;

per aprire
una riflessione sulla reale dimensione della violenza contro le donne
che si esprime a più livelli: dalle relazioni interpersonali alla sessualità,
dalla sfera economica e lavorativa alla precarietà di vita;


per ribadire che la violenza maschile è un fatto culturale trasversale
e rappresenta uno strumento di controllo finalizzato ad impedire alle
donne e alle lesbiche di liberarsi dai ruoli imposti dal sistema patriarcale
di madri, mogli e oggetti del desiderio.

 

ADESSO BASTA! NOI
NON ABBIAMO PAURA!

Sommosse in Torino   

 

 

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terzo appuntamento con corpinegati: Porpora Marcasciano presenta “Favolose narranti”

Favolose
Narranti.
Storie di transessuali

Venerdì
27 febbraio 2009
lo Spazio Unilotta, in collaborazione
con il coordinamento Facciamo Breccia Torino e il circolo di cultura
Gay, Lesbica, Bisessuale e Transgender Maurice, all’interno del ciclo
di incontri "Corpi negati: percorsi e storie di quotidianità"

presenta:

 
alle ore 18
presso il Circolo GLBT
Maurice
via della Basilica 3, Torino
il libro “Favolose
Narranti. Storie di transessuali

(Porpora
Marcasciano, Manifesto Libri editore, 2008)
.

Sarà
presente l’autrice
Porpora Marcasciano, scrittrice,
sociologa e vicepresidentessa del Movimento Identità Transessuale.
Presenta l’incontro Christian Ballarin del Gruppo Transessuali Luna.

A seguire aperitivo di
autofinanziamento

"Noi
trans siamo migranti in tutti i sensi, migranti di genere e in
genere, verso un corpo piu’ nostro, verso un paese piu’ familiare,
verso una terra meno ostile.”

Lo Spazio Unilotta,
all’interno del ciclo di incontri "Corpi negati: percorsi e
storie di quotidianità
", presenta venerdì 27 febbraio 2009
alle ore 18 presso il Circolo GLBT Maurice (via della Basilica 3/5,
Torino) l’ultimo libro di Porpora Marcasciano "Favolose
Narranti. Storie di transessuali
(Manifesto Libri
editore, 2008). Il libro ricostruisce attraverso il racconto e le
testimonianze l’esperienza transessuale nel nostro paese, il suo
mutare nel tempo, ma soprattutto l’emergere del fenomeno transessuale
nella sua odierna complessità. Ai racconti delle protagoniste che ci
offrono un’immagine nitida della realtà transessuale in Italia
facendone emergere i risvolti umani, sociali, psicologici e politici
si affiancano gli interventi di alcuni testimoni privilegiati (Andrea
Morniroli, Paolo Valerio, Simone Cangelosi, Renato Busarello e Nerina
Milletti) che affrontano i principali nodi problematici
dell’esperienza trans: il rapporto con il mondo gay, con il
femminismo e il lesbismo, con i servizi e l’inserimento sociale e
lavorativo, con lo spettacolo, con la scienza e la medicina. Un libro
che smonta pregiudizi, semplificazioni e strumentalizzazioni
politiche.

 

Porpora Marcasciano

Attivista
del movimento gay-lesbico-trans e vicepresidentessa del MIT
(Movimento Identità Transessuale). Laureata in Sociologia, lavora
come operatrice e consulente nei progetti sulla prostituzione.
Responsabile dello sportello CGIL per la difesa dei diritti sul
lavoro delle persone transessuali. Cura il Centro di Documentazione
del MIT. Ha effettuato numerose ricerche sulla realtà transessuale,
ha pubblicato vari articoli e i libri "Tra le rose e le viole"
(Manifesto Libri editore, 2002) e "Antologaia. Genere, sesso e
cultura negli anni Settanta" (Il dito e la luna editore, 2007).

Christian Ballarin

Attivista del movimento gay-lesbico-bisessuale e
trans e membro del Gruppo Transessuali Luna, portavoce del Torino
Pride 2006 nonche’ critico e storico del cinema.


corpinegati@inventati.org

http://corpinegati.noblogs.org

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Venerdi’ 30 gennaio 2009 – Prostituzione: diversi modi di vivere lo scambio fra sesso e denaro

*** Prostituzione: diversi modi di vivere lo scambio fra sesso e denaro. ***

Lo Spazio Unilotta,
all’interno del ciclo di incontri "Corpi negati: percorsi e
storie di quotidianità
", propone venerdi’ 30 gennaio 2009
alle ore 17,30 presso l’Universita’ degli Studi di Torino
(via
Sant’Ottavio 20) un approfondimento sul fenomeno della
prostituzione. Ad una relazione introduttiva sul fenomeno della
prostituzione tenuta da Daniela Danna, che interverrà
inquadrando le diverse posizioni politiche e le implicazioni del
Disegno di Legge n.1079 in materia di prostituzione presentato dal
Ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna, seguirà la
testimonianza di Pia Covre, prostituta e militante del “Comitato
per i diritti civili delle prostitute”
.

Daniela Danna
Ricercatrice presso il
Dipartimento di Studi Sociali della facoltà di Scienze Politiche
dell’Università degli Studi di Milano è autrice e curatrice di
numerosi saggi tra cui Prostituzione e vita pubblica in quattro
capitali europee
(Roma, Carocci, 2006), Che cos’è la
prostituzione? Le quattro visioni del commercio del sesso

(Trieste, Asterio, 2004), Donne di mondo. Commercio del sesso e
controllo statale
(Milano, Eleuthera, 2004). Ha collaborato con
numerosi periodici tra cui Babilonia, Societies without Borders, Noi
donne, Avvenimenti, The Advocate
e Polis occupandosi di
rapporti tra i sessi/generi ed in particolar
modo indagando i riflessi sociali dell’idea giuridica di
uguaglianza tra uomini e donne, l’omogenitorialità, il lavoro
femminile, il lesbismo e la prostituzione.
http://www.danieladanna.it/

Pia Covre
Prostituta ed attivista italiana. Spesso
intervistata da giornalisti e ospite di programmi radiofonici e
televisivi e di convegni, Pia Covre è nota per la continua attività
di sostegno alle prostitute e di sensibilizzazione dell’opinione
pubblica e dei politici sui problemi correlati. Nel 1982 ha fondato
insieme a Carla Corso e ad altre colleghe il Comitato per i
diritti civili delle prostitute
(CDCP), al fine di dare aiuto
alle persone prostitute, e nel 1985 il giornale Lucciola. Nel
2004 il CDCP ha ottenuto l’iscrizione all’anagrafe delle ONLUS.
http://www.lucciole.org/

Il Comitato svolge attività culturali per orientare
scelte di politiche sociali finalizzate al miglioramento della
condizione di chi si prostituisce, per suscitare un dibattito per la
sensibilizzazione della società in generale volta al rispetto della
dignità e dei diritti delle/dei sex workers, per interventi
formativi per l’empowerment delle donne prostitute e migliorarne la
qualità di vita.

Per ulteriori informazioni:
Spazio Unilotta
Università degli Studi di Torino
via Sant’Ottavio 20
Torino
corpinegati@inventati.org

 

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un buon proposito per l’anno nuovo

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Venerdi’ 5 dicembre 2008 – Torino – Femminicidio. Dalla denuncia sociale al riconoscimento giuridico internazionale

 

 

*** Femminicidio. Dalla denuncia sociale al riconoscimento giuridico internazionale. ***

Venerdì 5 dicembre 2008, ore 17, Aula 2 Palazzo Nuovo.

L’Assemblea NoGelmini, in collaborazione con il coordinamento Sommosse di Torino e con il coordinamento Facciamo Breccia Torino, presenta "Corpi negati: percorsi e storie di quotidianità", ciclo di incontri dedicato al dibattito pubblico contemporaneo sul controllo e repressione dei corpi e sui percorsi di liberazione delle soggettività in programma da Dicembre 2008 a Maggio 2009 nelle aule di Palazzo Nuovo.
Il programma è strutturato in 6 incontri a cadenza mensile e verrà inaugurato venerdì 5 dicembre 2008 alle ore 17 presso l’Aula 2 dell’Università degli Studi di Torino in via Sant’Ottavio 20 con la presentazione del saggio di Barbara Spinelli “Femminicidio. Dalla denuncia sociale al riconoscimento giuridico internazionale” (Franco Angeli Edizioni, 2008), un approfondimento sul tema della violenza maschile contro le donne e le lesbiche. Nel corso dell’incontro verranno inoltre proiettati estratti video dal documentario “Preguntas sin respuestas (Domande senza risposta)” di Rafael Montero (Messico, 2005). Parteciperà all’incontro Barbara Spinelli, autrice del libro. Ingresso gratuito.

L’autrice documenta la nascita del termine “femminicidio” in riferimento alla strage delle donne di Ciudad Juarez in Messico: questa espressione è stata adottata dalle donne centro-americane che lottano per veder riconosciuti e rispettati i propri diritti, in particolare quello ad una vita libera da qualsiasi forma di violenza. Femminicidio è la violenza fisica, psicologica, economica, istituzionale, rivolta contro la donna “in quanto donna”, perché non rispetta il ruolo sociale impostole. Ora, grazie alla copertura mediatica del caso messicano, il femminicidio non rappresenta più solo una specificità centro-americana, ma ha assunto una valenza generale, uscendo dall’ambito importante, ma ristretto, della descrizione di un fenomeno locale per costruirsi come concetto giuridico, di rilevanza interna e internazionale.

Seguirà la proiezione di alcuni estratti video dal documentario “Preguntas sin respuestas (Domande senza risposta)” di Rafael Montero (Messico, 2005):

Preguntas sin respuestas” di Rafael Montero, Messico (2005): è il quarto documentario sul massacro di donne nella città di Juárez. Questo nuovo documentario ha un punto di vista maschile, in quanto è il primo realizzato da un uomo su questa tematica. La partecipazione e la solidarietà per le donne assassinate a Juárez ha già oltrepassato le barriere nazionali. La speranza è che questi documentari possano far leva sulla coscienza sociale per contribuire a risolvere le barbarie di questa città messicana.

Barbara Spinelli
L’autrice del saggio “Femminicidio. Dalla denuncia sociale al riconoscimento giuridico internazionale” (Franco Angeli Edizioni, 2008). è un’avvocata, collabora con i Giuristi Democratici a livello nazionale ed internazionale e con la Rete Femminista. Le sue ricerche riguardano soprattutto le politiche di contrasto alla violenza e alle discriminazioni di genere e il femminicidio nel mondo. Oltre a numerosi articoli per quotidiani e testate specialistiche, sul tema ha redatto per i Giuristi Democratici il dossier “Violenza sulle donne: parliamo di femminicidio. Spunti di riflessione per affrontare a livello globale il problema della violenza sulle donne con una prospettiva di genere”.

Per ulteriori informazioni:
Spazio Unilotta
Università degli Studi di Torino
via Sant’Ottavio 20
Torino
corpinegati@inventati.org

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Dall’embrione alla Nazione. Maternità, fecondazione, biopolitiche.

 

 

 

 

 

 

Segnaliamo questo ciclo di seminari molto interessanti organizzati dal Centro Interdisciplinare di Ricerca e Studi delle Donne:

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Foto manifestazione Indecorose e Libere 22novembre 2008

foto 22 nov 2008

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Aggressione sessista a Bologna

Solidarietà alle ragazze aggredite da un vile attacco violento sessista e fascista.

Riportiamo dal sito http://assembleantifascistabologna.noblogs.org il fatto.

Bologna: intimidazione sessista

18 Nov, 2008  

Certo è che il clima a Bologna va peggiorando e che la violenza razzista e sessista diventa sempre più un fatto quotidiano. Lo testimonia fra l’altro questo episodio di ordinaria follia raccontato su Inlungoeinlargo:

 Ho ricevuto stamattina questa mail che descrive la brutta esperienza di due ragazze derise e letteralmente prese a sassate a causa del loro orientamento sessuale. Il numero dei casi di violenza, ma soprattutto il silenzio che circola attorno ad essi è disarmante, ma lo è ancora di più vedere che nulla si fa per contrastarli, tanto da far sentire un gruppo di ragazzi quasi autorizzati ad agire in maniera scellerata e crudele!Il 15 novembre sono andata con una mia amica ad Atlantide a una festa di finanziamento per la manifestazione che si terrà il 22 novembre a Roma contro la violenza maschile su donne e lesbiche. Atlantide è un centro sociale di Bologna che si trova a Porta S. Stefano in cui, per la maggior parte, si riuniscono e organizzano feste di autofinanziamento i gruppi Antagonismo gay, Facciamo breccia, Fuoricampo… (http://isole.ecn.org/agaybologna/, per chi non lo conoscesse). A un certo punto della serata sono uscita fuori con la mia amica per prendere aria. A poca distanza da me e la mia amica in quel momento c’era solo un gruppetto di ragazze. Poco dopo, arrivano due auto che si fermano al semaforo rosso. Io ero di spalle, quando sento una prima voce, maschile, che urla“Froci”. Dopo poco vedo dei sassi passarmi a pochi centimetri dal viso, mi giro e vedo una ragazza che urla “anarchici di merda”. Il semaforo diventa verde e le due auto partono a tutta velocità. Si vedeva che era un atto premeditato perché in ognuna delle auto c’erano tre o quattro ragazzi che comunicavano fra loro visivamente, inoltre la ragazza i sassi li aveva presi già da prima. Senza contare il fatto che l’uso dell’insulto  ”froci” premeditato perché quella sera c’erano solo donne. Non sono rimasta ferita, né io né le altre, ma posso dire che la violenza psicologica l’ho sentita eccome. E anzi, ho cominciato a sentirla di più mano a mano che ho realizzato, e raccontato. Soprattutto, penso di sentirmi meno sicura in mezzo a una folla anonima… di aver perso fiducia e in quel momento ho provato, e continuo a provarlo, un forte senso di impotenza.E. E., 23 anni

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